Il quinto bersaglio di Peire d’Alvernhe nella satira Chantarai d’aquestz trobadors

Autores/as

  • Saverio Guida Università di Messina

DOI:

https://doi.org/10.37536/RLM.2019.31.0.65634

Palabras clave:

Peire d’Alvernhe, Satira, Guillem de Ribas, Aragona, Puigvert

Resumen

Assunto fondamentale del lavoro è che il componimento burlesco di Peire d’Alvernhe Chantarai d’aquestz trobadors venne ideato e congegnato dopo i festeggiamenti per le nozze (settembre 1170) di Alfonso VIII di Castiglia e di Eleonora d’Inghilterra, quando molti dei trovatori, giullari, performatori di disparata provenienza e di svariato spessore professionale accorsi nella penisola iberica per lo straordinario evento erano ancora in terra ultrapirenaica, trattenuti dalla generosa ospitalità del giovane re catalano-aragonese Alfonso II, appassionato di spettacoli leggeri, e dalla splendida accoglienza loro riservata dai grandi feudatari della regione. Tra questi occorre annoverare e porre in prima fila il conte d’Urgel, Ermengaldo VII, coniugato con Dolce, figlia del conte di Foix e cugina di Alfonso II, solito organizzare assieme alla moglie «corti gaudiose» ad Agramunt. A poco più di due chilometri da tale località sorgeva il castello di Puigvert dove, come Peire d’Alvernhe fa sapere, andò per la prima volta in scena il suo recital. Nella stessa contea urgellese viveva ed operava, in base ai materiali documentari dissepolti, il piccolo signore di Ribas, Guglielmo, oggetto degli strali satirici di Peire nella sesta cobbola della beffa musicalcanora.

 

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Publicado

2019-12-31

Cómo citar

Guida, S. (2019) «Il quinto bersaglio di Peire d’Alvernhe nella satira Chantarai d’aquestz trobadors», Revista de Literatura Medieval. Alcalá de Henares, ES, 31, pp. 97–140. doi: 10.37536/RLM.2019.31.0.65634.

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